Spinazzola

Al confine della Basilicata

Spinazzola, Città della Puglia Imperiale

Situata in cima ad un'altura poco al di sotto del livello di
 Castel del Monte, questa piccola cittadina è incastonata al confine tra la Puglia e la Basilicata. 

All'estremità dell’altopiano sorgeva l'antico castello della famiglia Pignatelli, feudatari della città, in cui il 13 marzo 1615 nacque Papa Innocenzo XII

Prima di addentrarci tra le strette stradine del borgo antico, vediamo la Chiesa Madre, intitolata a San Pietro Apostolo: di impianto romanico, con vari rifacimenti della fine del secolo XVI, della prima metà del XVIII e successivi. L’interno è a tre navate ed è visibile una lapide che ricorda il giorno del battesimo, il 16 marzo 1615, di Antonio Pignatelli, Papa Innocenzo XII. 
Sul capitello destro del portale d’ingresso è raffigurata una spina con la scritta Spina Aurea, nome antico di Spinazzola. La Chiesa conserva anche una preziosa tavola del XIII secolo raffigurante la Madonna del Popolo. Nella cappella è conservato un busto reliquiario d’argento, della fine del XVI sec., raffigurante S.Sebastiano, patrono di Spinazzola.

Un percorso tra fede e arte con una sosta nella Pinacoteca comunale per ammirare la singolare tavola del 1500 raffigurante la Vergine di Costantinopoli con bambino in trono del pittore identificato con la sigla ZT. 

A poca distanza vi è l’Ospedale dei Templari, ”primo ospedale della Puglia”, costruito per volere di Ugo dei Pagani, fondatore e primo Superiore dell’ordine, tra il 1150-1180. per l’accoglienza e la cura di pellegrini e cavalieri crociati provenienti o diretti in Terra Santa.

Vera città di confine, oggi tranquilla e nascosta nel cuore del Parco Nazionale dell’Alta Murgia, Spinazzola è uno scrigno prezioso. Dal suo centro storico medievale, ai resti del Castello, alle sue Chiese, luoghi di fede e devozione che custodiscono gelosamente i propri tesori.
Ne è l’esempio la chiesa che stiamo per raggiungere, la 
Chiesa di San Sebastiano, nel cuore della città, che conserva il busto in argento del Santo patrono.
La Chiesa, costruita nel 1668, è un’opera architettonica tardo-barocca di manieristi locali e presenta una navata unica. Interessanti le tele Dormitio Maria, attribuite ad Antonio Stabile, e Sant’Oronzo, copia dell’originale del Coppola conservata nella cattedrale di Lecce. 

Ma a Spinazzola, persino il suolo dove sorge la città è la testimonianza di una ricchezza antica: infatti, la presenza di cave di bauxite, oggi in parte dismesse, e di pietra calcarea, ne ha fatto nel tempo un importante centro di attività estrattiva determinando al contempo un paesaggio lunare e donandole un’immagine suggestiva di terra dura e in qualche modo solitaria. Davvero un «altrove» rispetto al carattere odierno della ridente cittadina, che del suo essere «di confine» ha saputo fare occasione di apertura e mescolanza di caratteri.


Centro storico
“Pinus Erat....": cosi recita la scrittura della signorile Torre dell'orologio al centro di piazza Plebiscito. Il pino si ergeva maestoso sulla via Appia a 12-15 miglia da Venosa verso Blera, la vecchia Gravina. Lì come attestano alcune fonti controverse, sarebbe sorta la statio romana che diede vita a Spinazzola.

Ad Pinum era il nome di una delle stationes o mansiones dove sostavano i soldati delle legioni romane in marcia verso i luoghi di guerra e di conquista. Si pensa che intorno a questa stazione viaria si sia sviluppato un modesto insediamento, un vicus, che traeva sostentamento dall'attività agricola e dall'allevamento ovino.

Siamo nel cuore della città, il cui borgo antico di assetto medioevale affascina per i suoi vicoli, le piazzette ed i vignali delle case contrassegnate con antichi numeri civici con cifre e lettere su mattonelle in terracotta. Un ambiente davvero suggestivo con scorci improvvisi sul panorama e su particolari architettonici. 

Per la sua unicità, il borgo fu scelto dalla regista Lina Wertmuller come location del film “Ninfa Plebea”


Le fontane rurali di Spinazzola
In uno scenario paesaggistico di grande pregio per la varietà e le peculiarità floro faunistiche,
Spinazzola si distingue anche per una particolarità abbastanza singolare per un paese della Puglia: il suo territorio è ricco di acque sotterranee che tornano in superficie attraverso le crepe nelle rocce e creano numerose sorgenti, regolate con belle fontane sparse per le campagne circostanti. 

La fontana più rinomata è la Raica, situata a fondovalle. Essa prese il nome dal capitano dei Saraceni, che nel 1023 assediarono Spinazzola. È ancora visibile una croce recante l’iscrizione "FERT" "Fortitud Elius Rodam Tenuit" (con la mia forza conquistai Rodi). Fino alla costruzione dell’Acquedotto Pugliese, avvenuta nell’Ottocento, questa fonte era indispensabile alla vita quotidiana della città. 
Altre fontane storiche da visitare sono la sorgente Di Rolla, situata a sud-est di Spinazzola che vanta sette fontanelle; Gadone Turcitano; San Francesco, nei pressi del vecchio mattatoio che anticamente era un convento di frati minori osservanti; Casalvecchio, usata quasi esclusivamente dagli agricoltori per l'irrigazione; Santissima; Accannata; siti nei pressi delle sorgenti del Locone, maggiore affluente dell'Ofanto. 
L’itinerario delle fontane di Spinazzola, annoverate tra le 100 sorgenti d’Italia, è davvero particolare sia per le testimonianze storiche che tramanda sia per gli scenari paesaggistici che offre ai visitatori, oltre naturalmente al piacevole ristoro durante le soste.
Da segnalare in particolare la Fontana “Di Rolla” che, pur fortemente rimaneggiata nella sua architettura originaria, è stata segnalata dall’Unesco come una delle cento sorgenti d’Italia per la “Giornata mondiale dell’acqua” proclamata nel 1993 dall’assemblea delle Nazioni Unite, il Word Water Day che si celebra il 22 Marzo di ogni anno

Da visitare:

Ospedale dei Templari
Costruito da Ugo dei Pagani tra il 1157 e il 1182 fu uno dei primi ospedali di Puglia per l’accoglienza e la cura di pellegrini e cavalieri crociati provenienti o diretti in Terra Santa. Una scritta in latino sull'architrave riporta tale destinazione. Quivi abitò pure Francesco Maria Virgilio Vescovo.

Chiesa Madre San Pietro Apostolo 
La Cattedrale sorge presumibilmente intorno al 1300 e successivamente ha subito modifiche, soprattutto nel1600. Dedicata a San Pietro Apostolo, in stile romanico, la Cattedrale oggi è il risultato di rimaneggiamenti susseguitisi nel tempo. Situata nel centro storico nelle vicinanze del castello, dove nacque Antonio dei Marchesi Pignatelli, divenuto Papa col nome di Innocenzo XII. L’interno presenta tre navate con quattro arcate laterali e l’abside ospita sull’altare maggiore il dipinto di san Pietro, opera del milanese Luciano Batoli(1953). Nella Cattedrale si conservano opere di epoca barbara e bizantina. 
Di rilievo al suo interno un opera del Guarino, la Madonna detta del Popolo del 1300. 
Vi è una cappella battesimale, situata a destra del presbiterio, che presenta un portale in pietra scolpita con immagini dell’Annunciazione, di San Pietro e San Paolo. Risalenti al ‘600 le tele raffiguranti la Vergine col Bambino, il Battistero e anche un busto in argento del patrono della città San Sebastiano di scuola napoletana. 

Borgo Antico
Di assetto medievale, con stradine (la più stretta è di 70 cm), vicoli, piazzette, vignali, case collegate con archi, cantine su tre livelli, affreschi murari del XIV secolo, frontali di case con insegne o simboli, identificazione delle abitazione indicate a fuoco anziché a numero civico.

Rocca del Garagnone
Il castello del Garagnone svolge un ruolo importantissimo nel territorio dell'alta Murgia medievale durante il regno normanno degli Altavilla. Semidistrutto nel terremoto del 1731 il maniero può essere definito un castello invisibile, perché abilmente costruito sulla pietra e da materiali provenienti dall'altura, da renderlo facilmente occultabile. Di fondazione normanna il Garagnone è menzionato sin dalla metà del XII come possesso del conte di Andria Ruggero, poi demanializzato dall'imperatore Enrico VI e ceduto dallo stesso all'ordine monastico-cavalleresco dei Gerosolomitani di Barletta. Nel periodo federiciano il maniero è ristrutturato e registrato con il termine di domus ad indicare la sua funzione di gestione di territorio tra i più produttivi, in chiave cerealicola-pastorale, della Terra di Bari, se si pensa alla vicinanza con la domus di Gravina, e per il controllo di importati strutture viarie come la via Appia che raccordava i territori da Spinazzola ad Altamura con i nuovi assi viari verso l'Adriatico, Ruvo, Corato, Andria e Barletta. Molte sono le attestazioni della presenza di una Universitas (nome utilizzato per indicare le città nel medioevo meridionale) del Garagnone, che molto probabilmente comprendeva una serie d'insediamenti sparsi per il territorio.

Castello Normanno Svevo (Resti)
L'antica fortificazione di età normanna diede posto al nuovo castello realizzato nel XI sec. Successivamente abbandonato, venne abbattuto negli anni 30 del novecento.

Pinacoteca Comunale "Gennaro Trisorio Liuzzi"
La Pinacoteca comunale raccoglie opere pittoriche del Cinquecento e dell'Ottocento, tra cui la tavola raffigurante la Vergine con bambino in trono (Madonna di Costantinopoli) del pittore identificato con la sigla ZT. Nella parte inferiore del dipinto si legge un iscrizione in cui, oltre al nome del committente, compare la data 1500, combinata, in modo incomprensibile, solo da cinque C non precedute dal millesimo, ed il monogramma ZT. 
La Biblioteca conserva, invece, testi di importanza storica, tra cui leggi e decreti del Regno d'Italia.

Le Fontane Rurali

Nel territorio spinazzolese si trovano diverse fontane, alcune di queste ancora visitabili, anche se non in buono stato di conservazione:

- Raica: Si trova in località Ulmeta. Dedicata al condottiero Saraceno Raico, porta sulla sommità l'iscrizione FERT "Fortitudo Eius Radam Tenuit" (con la sua forza conquistò odi);

- Gadone-Turcitano: Si trova nell'omonimo bosco di roverelle, nei pressi del Santuario di M. SS. del Bosco;

- S. Francesco: Si trova nei pressi del vecchio macello dove, anticamente, vi era un convento di frati minori;

- Santissima: Usata per lo più per l'irrigazione dei campi, è a fior di terra e si trova nell'omonima località;

- Accannata: Si trova nei pressi del Locone, maggiore affluente del fiume Ofanto;

- S. Vincenzo: E' utilizzata per l'irrigazione dei campi e si trova nell'omonima località.

Altre conosciute sono: Pilone, Dirolla, Casalvecchio, Pisciarello




La leggenda della Quercia Ultrasecolare
 (visite su richiesta)
Si narra che durante una battuta di caccia, una giovane nobildonna fu assalita da un branco di cinghiali. Disarcionata dal cavallo imbizzarrito, si ritrovò a terra in preda al terrore per la fine imminente. 
I versi frastornanti dei cinghiali le fecero capire che di lì a poco l’avrebbero raggiunta e uccisa a morsi. Chiuse gli occhi, pianse, e aspettò il peggio. 
Sapeva, da esperta cacciatrice, che un branco di cinghiali inferociti non lasciava scampo. 
Ormai sentiva il fiato caldo e puzzolente del cinghiale che la stava addosso, ma fu proprio in quel momento che si sentì sollevare tra le braccia di un uomo vigoroso, dal bellissimo aspetto, che con due salti la condusse in salvo tra i rami della maestosa quercia. 
Il viso abbronzato e sereno di questo giovane uomo, dall’aspetto popolare, oltre a tranquillizzarla, suscitarono in lei una forte emozione che arrivò dritta al cuore.

Da quel momento, nonostante la differenza di ceto, nacque un grandissimo amore tra i due giovani. 
Per circa un anno s’incontrarono segretamente tra i rami della grande quercia, amoreggiando e immaginando un futuro insieme, ma non fu così; il diavolo ci mise lo zampino! 

Il promesso sposo, intuito la tresca, la fece seguire e scoperto l’inganno svelò il tutto al padre di lei. Il giovane contadino fu subito arrestato e, dietro l’ordine dello sposo mancato, buttato in una delle tante caverne della zona. 
La giovane fu segregata in attesa di essere portata al convento per diventare suora. Durante il trasporto, ella riuscì a fuggire e nascondersi tra i rami della grande quercia. Qui pianse per giorni e giorni, invocando il ritorno dell’amato giovane. 
La grande quercia, impietositasi da tanta tristezza, la cinse tra i rami finché la giovane e bellissima nobildonna si fuse in essa. Poi, attraverso le proprie radici, la quercia fece in modo che le due anime dei giovani amanti s’incontrassero per vivere felici per l'eternità.
Da allora, le giovani coppie che abbracciano la grande quercia, se si amano per davvero saranno sposi e felici per sempre. Se invece l’amore tra i due non è completamente corrisposto, si lasceranno di lì a poco.

PERCORSO Cammino Materano tappa Minervino Murge, Spinazzola 

Prosegue questo cammino di circa 6 km semplice e diverso. Il parco agricolo prende subito forma, molto terreno coltivato con frumento fave, si trovano gli asparagi selvatici, le erbe che abbiamo assaggiato cucinate e che fanno la caratteristica di questo territorio. 
Qui abbiamo incontrato moltissimi orti, un’ agricoltura a portata di famiglia con la complicità di tutti. Il mangiare sano e il riutilizzo di tutto quello che può servire. L'acqua non manca, si costeggia il fiume per quasi tutto l’itinerario.
Alla fine con una piccola salita si arriva a Spinazzola dove una volta sorgeva il grande Castello. 
Una bellissima piazza e tante piccole insegne con scritte che ci aiutano a comprendere lo spirito del luogo e dei suoi abitanti ci accoglie.

CENTRO DEL GUSTO 

(500 mq. di gusto, cultura, innovazione, turismo, tradizioni, storia)
Gal Muggia Più - corso Umberto I, 259 - Tel. 0883684155 - Info info@galmurgiapiu.it 

Nel nuovo Centro del Gusto di Spinazzola, il sindaco Michele Patruno ha voluto proporre un luogo dove poter organizzare percorsi gastronomici, con esposizione dei prodotti e produttori locali.

Questo centro è il punto di informazione turistica del Gal Muggia Più ed è a disposizione dei cittadini e di chi vuole utilizzarlo per organizzare ricevimenti, eventi e convegni, corsi gastronomici, e momenti d'incontro con l’obiettivo di sostenere la gastronomia e la storia locale. 

Qui i produttori e uno chef hanno organizzato un pranzo importante con tutti i prodotti del luogo.
Interessante la produzione di canapa che si è sviluppata in questa zona e che ci ha permesso di degustare frittelle cucinate con la sua farina, pasta abbinata alle sue verdure ai pomodorini (in zona la produzione di olio extravergine di oliva, vino, frutta e verdura)


Pernottare e mangiare

AGRITURISMO BIOLOGICO SAN VINCENZO (Certificata ICEA)

Situata a circa 3 Km dal centro abitato di Spinazzola, la Masseria S. Vincenzo dispone di 8 stanze diverse in grado di ospitare nuclei fino a 4 persone. 

Il ristorante si distingue per i piatti tipici della tradizione contadina locale e per la genuinità dei prodotti biologici dell'azienda agricola. 

Ottima accoglienza, otto camere perfette e immerse nella natura, colazione con marmellate biologiche naturali e pane di grano Cappelli con lievito madre, dolcetti e yogurt prodotto da loro, ristorazione di grande qualità, naturalmente tutto bio.

Cenare con verdure bio sott’olio, torte ripiene, il brasato di manzo allevato in loco, e tante altre leccornie; una vera esperienza sensoriale e gastronomica!

Qui si possono anche acquistare i loro prodotti, non solo per famiglie ma anche per commercializzazione e trasformazione.

Il complesso è circondato da uno stupendo parco con manto erboso e pineta.

Sono a disposizione dei clienti mountain bike per escursioni nel Parco Nazionale dell'Alta Murgia.

In Masseria si fanno anche lezioni didattiche: si visitano le stalle, si vede come mungere latte dalle pecore, come si coltiva la terra e, dulcis in fundo, come si fanno le conserve e la mozzarella, oltre ad altre lezioni sulla natura e sui prodotti biologici; il tutto gestito da Domenico Lombardi

AGRITURISMO MASSERIA SAN VINCENZO
Contrada San Vincenzo - 76014 Spinazzola 
Cell 3487322591 - 0883682999 - Info@agriturismosanvincenzo.it - www.agriturismosanvincenzo Il 


Dove comprare prodotti tipici

COLTIVARE CULTURA 
Prodotti derivati dalla canapa 
Sabino cellulare. 3387359675
Via Imbriani 57/A - 76014 Spinazzola - info@coltivarecultura.com - Www.coltivarecultura.com 

OLEIFICIO FRANTOIO D'AMATO 
Sebastiano 3286275986
Contrada San Vincenzo - 76014 Spinazzola - agribiodamato@gmail.it - www.agridamato.it

PANETTERIA SPIGA D’ORO 

da Domenico Abrescia e moglie
Via Roma 1/A - 70058 Spinazzola - Tel 0883682178 
Ottime focacce, taralli, pizze, biscotti, tutti fatti con prodotti naturali

LA BOTTEGA ARTIGIANA D’ARTE

Tiziana Profeta artigiana, da oltre vent'anni decoratrice a 360°, da circa dieci ha portato questa sua passione per la creatività in giro per il mondo del cakedesign.

Produzione di torte artistiche su prenotazione, da notare che hanno vinto il primo premio a un concorso di Londra.

Ha vinto prestigiosi premi come la medaglia d'oro nel 2012 a Bologna, il Guinness word record all'expo Milano 2015 e l'argento alla rassegna più importante al mondo, il Cake International di Londra 2017, dove ha rappresentato uno scorcio del suo paese. 

Corso Umberto 183 - 76014 Spinazzola - Tel 3495020230 - 3473401683 - tipizipi.tp@libero.it 

 

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