Lombardia

Regione Lombardia

La Lombardia ha un territorio ampio e variegato, abitato da genti laboriose, ed è riconosciuta come un protagonista economico di primo piano in Italia e nel mondo. E questo non solo per la sua vocazione industriale e artigianale, ma anche per quella sapiente miscela che ha trasformato nei secoli il suo territorio rurale, grazie all’utilizzo agricolo che ne è stato fatto, in una delle più importanti risorse culturali ed economiche, conservandolo e trasferendone i segreti di generazione in generazione. Essa è però considerata terra “non agricola” dai più.

Il compito che ci attende, come Amministrazione, negli anni a venire, è quello di saper abilmente coniugare la cospicua realtà industriale con le esigenze pratiche, ma anche di immagine, del mondo agricolo. Infatti gli operatori di questo indispensabile settore sovente si sentono penalizzati, poiché la loro azione si svolge nel silenzio delle campagne e lontano dai riflettori dei mezzi di comunicazione.
Invece il lavoro degli agricoltori deve essere giustamente valorizzato e fatto conoscere in modo capillare, perché preziosissimo per la tutela di un magnifico e variegato territorio, che spazia dalla Bassa alle colline, fino ai laghi e alle montagne.
E questo lavoro è confortato dai dati relativi all’apporto economico garantito dai nostri prodotti tipici, che è di sicuro fra i più consistenti per la nostra economia. Proprio a tale scopo, è in atto un rinnovato sforzo promozionale per la valorizzazione dei prodotti. Così grazie al sostegno dell’ente pubblico, ma soprattutto all’impegno dei produttori, sono state realizzate e sono in cantiere per il futuro varie iniziative idonee a costituire una vetrina di forte impatto sugli operatori italiani ed internazionali del settore. Negli ultimi due anni è aumentata la presenza istituzionale alle fiere del settore, sono state messe in campo iniziative di incontro tra i produttori lombardi e gli operatori della distribuzione, si è rinnovata e si sta rinnovando la produzione di materiale informativo sulla produzione alimentare della Lombardia. Uno sforzo particolare si è fatto ad esempio per promuovere la vitienologia, rinnovando la presenza alla più importante fiera del settore.
Gli effetti benefici che una sua adeguata valorizzazione può sviluppare sono molteplici. Prima di tutto un’elegante sollecitazione per il consumatore a conoscere tutti gli altri prodotti gastronomici di pregio, poi contribuire allo sviluppo del turismo rurale nelle sue varie forme, specie enoturismo e agriturismo.
L’orgoglio e la fierezza dei sapori e delle tradizioni lombarde, del saper distinguere, apprezzare l’unicità di prodotti nati nelle mani dell’uomo e della nostra terra ci spinge ad aumentare gli sforzi per divulgare ad un pubblico sempre più ampio i risultati del lavoro dell’agricoltura lombarda. Oggi, che sempre più spesso si sente parlare di prodotti della terra all’interno di laboratori, vogliamo dedicare una consistente parte del nostro lavoro a fare conoscere i prodotti lombardi ed i luoghi che ne hanno permesso la realizzazione. E a invitare tutti, consumatori e operatori, a percorrere con curiosità il nostro territorio, uscendo dalle grandi città. Guardando la Lombardia stessa come un grande laboratorio.

Itinerari del gusto in Lombardia
In Lombardia ogni angolo può sorprendere il visitatore per le sue bellezze ed i suoi sapori; basta allontanarsi dalle tradizionali mete del turismo di massa per scoprire una regione inedita nella quale cultura, tradizione e buona tavola tracciano miriadi di itinerari.
Il paesaggio delle Prealpi Occidentali è caratterizzato dalla presenza dei grandi laghi, da uliveti che forniscono un olio extra vergine di gran pregio, da una ricca vegetazione spontanea e dai pascoli negli alpeggi d’alta quota. Un itinerario suggestivo può partire da Laveno, sul Lago Maggiore, passare da Arcumeggia, antico borgo della Valcuvia, meta di artisti famosi che hanno affrescato le pareti esterne delle case, e giungere sino al Lago Delio, dove si narra che un intero paese sia stato inghiottito dall’acqua per aver negato l’ospitalità ad un viandante.
Estesa tra Milano ed i grandi laghi prealpini vi è la Brianza, altamente industrializzata ma attenta a conservare le tradizioni rurali. Pesci di lago cucinati in mille maniere, polenta accompagnata da luganiga di maiale, Salame Brianza DOP e salamini “cacciatori”, formaggi quali il Taleggio e le formaggelle vaccine e caprine, rappresentano i prodotti più ricercati di queste zone.
La Valtellina e la Valchiavenna costituiscono la più vasta zona alpina della Lombardia. Trionfano i vigneti a terrazzi, dove hanno origine grandi vini DOC e DOCG quali il Valtellina, lo Sforzato, il Sassella, il Grumello, l’Inferno e il Valgella, ma ricca è anche la produzione di formaggi, come il Valtellina Casera DOP, il Bitto DOP e Scimudin, nonché di salumi: la Bresaola della Valtellina IGP, il Violino di capra, la Slinzega di cavallo; ed ancora le notissime Mele della Valtellina e il Grano Saraceno, fondamentale ingrediente per i Pizzoccheri. Da Morbegno si parte per la “Valle dei Formaggi”, dagli incomparabili paesaggi caratterizzati da meravigliosi pascoli. Da Albaredo, attraversando il Passo San Marco si giunge alle Valli Bergamasche. Da Ardenno a Sondrio lungo il fiume Adda si snoda la strada dei vini Valtellinesi, dove è difficile non rimanere colpiti dalla geometria dei filari, impiantati su terrazzi incastrati nella roccia, e dalla bontà dei vini.

Le Valli Bergamasche, solcate da fiumi e torrenti, si estendono dalle Alpi Orobie alla pianura. Sono i luoghi dove un tempo ha dominato l’economia della montagna e dove oggi è arrivato il turismo di massa. Qui si pratica lo sci ma non si dimentica la buona tavola, con gli ottimi formaggi (Branzi, Formai de Mut dell'Alta Valle Brembana DOP, Taleggio DOP) ed i vini quali il Valcalepio Bianco, Rosso e Rosso Riserva, che si possono gustare lungo la strada che attraversa il Parco Regionale dei Colli di Bergamo, sino a giungere sulle sponde del Lago d’Iseo a Sarnico.

Poco più a sud si incontra la Franciacorta. E’ terra famosa per i vini, frutto dei vigneti impiantati sulle colline moreniche nel medioevo dagli ordini monastici. Dirigendosi a nord si percorrono le sponde del Lago d'Iseo. Lungo la via litoranea si attraversano caratteristiche località, mentre innumerevoli strade secondarie permettono di perdersi tra vigneti e aziende agricole. I vini di Franciacorta salutano i gourmet, che avranno l’imbarazzo della scelta tra il DOC Terre di Franciacorta rosso e bianco e il prestigioso spumante DOCG Franciacorta. Risalendo lungo il Lago d’Iseo si entra in Val Camonica per assaggiare la Salsiccia di Castrato di  carne ovina, lo Strinù di carni miste suina e bovina, o gustosi formaggi quali il Silter ed il Casolet dell’Adamello.
La Lomellina è una striscia di terra piana tra i fiumi Po e Ticino. Elemento caratterizzante è la risaia, che quando viene sommersa conferisce al paesaggio qualcosa di unico. Attorno alla coltivazione del riso ruota non soltanto un’economia, ma anche una cultura gastronomica: riso con le rane, con il prezzemolo, con le rape, ecc. A Mortara sin dal Medioevo si allevano invece le oche, dalle quali si ottengono un’infinità di prelibatezze: paté di fegato, Salame d’Oca di Mortara, prosciutto. Una citazione a parte merita l’Asparago violetto di Cilavegna, coltivato su terreni sciolti e ingrediente di svariatissime ricette. Asparagi, oche e riso ci guidano lungo un itinerario che parte da Vigevano con la sua bella piazza bramantesca e i suoi monumenti, quali il Castello e la Torre del Bramante; giunge a Mortara per visitare la trecentesca Chiesa di San Lorenzo, quindi a Parona per assaggiare le famose Offelle ed infine a Cilavegna, magari in concomitanza con la Sagra dell’Asparago (2ª domenica di Maggio).

In Lombardia esiste un territorio dalla forma di grappolo d’uva che s’incunea tra le province di Piacenza e di Alessandria, è l’Oltrepo’ Pavese. Delimitato a nord dal Po, si estende a sud in un susseguirsi di colline che si accavallano fino agli Appennini. Una terra a forma di grappolo d’uva non poteva che essere terra di vini, quali i bianchi Oltrepò Pavese Riesling Italico e Renano, Moscato Bianco, Sauvignon, Pinot Grigio, e i rossi Barbera, Bonarda, Buttafuoco, Sangue di Giuda, Oltrepò Pavese rosso. Non dimentichiamo il Salame di Varzi DOP, tenero ed aromatizzato con un infuso di aglio e vino. Si può arrivare a Broni attraverso il Ponte della Becca sul Po e visitare la Collegiata del XVI secolo. Da Broni si giunge a Stradella, dove è interessante la visita al Museo delle Fisarmoniche, che qui sono prodotte per essere esportate ovunque. Ci si può dirigere poi a sud verso Santa Maria La Versa cercando di perdersi in un labirinto di colline e vigneti dominate da antiche rocche e castelli..

La Pianura Padana, la fetta più grande del territorio lombardo che racchiude le province di Milano, Lodi, Cremona e in parte Mantova, è il comprensorio nel quale l’industria casearia crea prodigi ineguagliabili, quali il Grana Padano DOp, il Provolone Valpadana DOP, il Quartirolo Lombardo DOP, il Gorgonzola DOP, tanto per citarne alcuni; qui, dai grandi allevamenti suinicoli ha origine la materia prima per il Salame di Cremona, il Salame Milano, il Cotechino di Cremona, il salame e le salamelle di Mantova. Da Milano si arriva alla splendida Certosa di Pavia per ammirare lungo la strada le abbazie di Chiaravalle, di Viboldone e di Mirasole; da Lodi a San Colombano, nota per la produzione dell’omonimo vino DOC, per apprezzare i monumenti di Lodi vecchia, quali il Duomo ed il Broletto e il bellissimo Castello di Sant’Angelo Lodigiano con il Museo Agricolo
L’Oltrepo’ mantovano è terra fertile e ricca di bellezze paesaggistiche, dove si gustano vini, salumi, formaggi, frutta e ortaggi notevoli, come zucche, meloni, la cipolla di Sermide, la Pera Mantovana IGP, il riso Vialone Nano. Dulcis in fundo il Parmigiano Reggiano DOP ed il Salame di Mantova. Al vino Lambrusco è dedicata una strada, da Governolo a Poggio Rusco, attraversando Quistello e Gonzaga. Da Virgilio, piccolo comune legato alla memoria del poeta latino, si raggiunge Suzzara ed il suo bel centro storico; da consigliare nei dintorni i numerosi villaggi collocati sugli spalti del Po, protetti da argini naturali molto caratteristici.

Le stagioni migliori per godere dell’ambiente naturale e del paesaggio agricolo della pianura sono certamente la primavera e l’autunno, mentre l’inverno va riservato alle visite culturali e ai piatti impegnativi, come la “casseula” e il “ragò d’oca”. L’estate è ideale per apprezzare i laghi e la montagna, dove si possono visitare le baite e acquistare squisiti formaggi d’alpeggio.
In ogni paese si possono trovare negozi dove acquistare i prodotti tipici sopra descritti, ma chiedendo un po’ in giro si potranno scoprire i luoghi dove rifornirsi di altre innumerevoli specialità locali. Infine, per comprendere più a fondo l’agricoltura lombarda il modo migliore è il soggiorno in agriturismo, per scoprire i ritmi e i lavori aziendali e confrontarsi con un mondo che riesce ancora a creare un equilibrio fra tradizione e modernità.

 

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