Reggio Calabria

Reggio Calabria, la città del Bergamotto

Reggio Calabria: un territorio fertilissimo, ricco di vegetazione ed un mare incontaminato, che si può considerare unico.
Qui, infatti, il mare sembra che profumi di bergamotto e gelsomino, in una città moderna e ordinata affacciata scenograficamente su un lungomare spettacolare, che scivola sulle quinte allestite dallo stretto di Messina, dai monti Peloritani e dall’eterno pennacchio dell’Etna in Sicilia.
Il bergamotto, che nasce solo da queste parti, è fin dai  tempi antichi usato come essenza per i profumi e nelle industrie dolciaria e farmaceutica, costituendo un’importante fonte di lavoro per la popolazione.

Il primo tour in Reggio Calabria ci porta al Museo Nazionale,  che ha il pregio di ospitare i favolosi Bronzi di Riace, ritrovati nell’agosto del 1972 nelle acque di Riace Marina, che da soli sono motivo sufficiente per una visita nella città.
Una visita tutta particolare ci condurrà per Corso Vittorio Emanuele, detto Marina Alta, e il parallelo Corso Garibaldi, entrambi arredati da eleganti palazzi liberty e moderne architetture.
Qui, all’ombra di alberi esotici, troviamo botteghe di artigiani che stanno rilanciando nel mondo il marchio reggino, conquistando sempre più ammiratori. Sarà difficile non farsi tentare dagli intagli di legno che producono anche preziose pipe di radica o elegantissime ceramiche bianche o ancora artistiche esecuzioni in ferro battuto.
Nello stesso modo sarà difficile non farsi tentare da una delle specialità gastronomiche: dalle paste fatte in casa alle caponate, dal pesce spada al salmoriglio, dalle cotiche e cotenne di maiale fino ai prelibati dolci, come nzudde, petrali, pignolate o sanguinacci.  

La provincia
Il primo itinerario nella provincia di Reggio ci porta sulla costa, da Porto Salvo fino a Punta Stilo. Incredibili distese di bergamotto, di annona e di gelsomini costituiscono da un punto di vista ambientale un unicum non solo per l’Italia, ma per l’intera Europa.
Sono luoghi indimenticabili Bova Marina, Bianco e Bovalino Marittima. E così fino a Locri, adagiata sullo Ionio e vivacissima per la sua vita notturna, che può contare su tipici ristorantini che portano in tavola prelibate pietanze di pesce e di abbacchio, insieme ad un incomparabile gelato artigianale.
Da Locri a Punta Stilo proseguono i lidi con rinomate stazioni balneari come Siderno, Marina di Gioiosa Ionica, Roccella Ionica e Riace Marina. Ma c’è un ultimo appuntamento che non può essere tralasciato: è quello con la Locride bizantina, che in Gerace e Stilo tocca punte altissime. Gerace, spettacolarmente in bilico su uno sperone, fu la cittadina che accolse i profughi dell’antica Locri: delle sue origini bizantine parla magistralmente la Cattedrale, la più grande della regione, che all’interno mette in scena 20 colonne di granito verde provenienti da un tempio greco di Locri e la Madonna Odigitria, proveniente da Costantinopoli.
A Stilo, città natale di Tommaso Campanella, appollaiata sulle pendici del monte Consolino, si coglie un’atmosfera orientale, quasi “stregata”, racchiusa nelle cinque cupolette della “Cattolica”, vero capolavoro architettonico costruito dai monaci basiliani nel X secolo.
Scendiamo verso sud attraversando l’Aspromonte: una scheggia di natura inviolata dove i veri protagonisti sono il silenzio e il frusciare  del vento tra i giganteschi alberi secolari. Fu proprio ai piedi di un pino maestoso che Garibaldi venne adagiato perché ferito in seguito ad una scaramuccia con i piemontesi. Siamo nel comune di Sant’Eufemia di Aspromonte che ha voluto dedicare al grande generale un mausoleo, eretto nel luogo del ferimento con i cimeli garibaldini e foto d’epoca.
L’ultima tappa di questo itinerario è Pentadattilo. Lo raggiungiamo passando per i centri grecanici, così detti perché abitati dalla comunità etnico-linguistica dei greci di Calabria. Una manciata di paesini pittoreschi: Roccaforte del Greco; Roghudi con il borgo vecchio abbandonato, silenzioso e suggestivo; Condofuri e le due frazioni di Amendolea e Gallicianò ed infine Bova, capitale della “Grecìa”, con un museo grecanico.
Ed eccoci finalmente  in vista di Pentadattilo, la mostruosa mano di roccia spalancata verso il cielo, con il palmo assediato dal vecchio borgo-castello, ormai disabitato ma integro nelle architetture rinascimentali, che a Natale fanno da quinta ad un presepe vivente.
Questa è la provincia dove fiorisce il bergamotto: un’emozione straordinaria per quanti abbiano la fortuna di viaggiare attraverso queste località durante la fioritura.

 

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