Ile-de-France

Parigi è...

Racchiudere Parigi in poche righe è pressoché impossibile.

La capitale francese offre troppe cose da fare e da vedere per poterle limitare ad un semplice elenco di tappe. L’utilizzo della sigla “assolutamente da non perdere” non fa onore alle moltlepici opportunità d’arte, cultura e spettacolo a disposizione del pubblico.
 
Di assolutamente da non perdere è Parigi.
Chi c’è già stato non perde l’occasione di potervi tornare.
Chi non c’è mai stato sogna d’andarci.
Paris, toujours Paris.
Parigi, specchio del passato, che si lancia nel futuro.
La città dove accanto ai classici monumenti ricchi di storia fanno mostra di sé opere all’avanguardia.
Antica città dalle numerose facce nuove.

Il Louvre, la Tour Eiffel, le Sacre Coeur rappresentano la Parigi classica; conosciuta in tutto il mondo.

Questi monumenti sono diventati il simbolo della città conosciuta anche con il nome di Ville Lumière.

Una città che merita di essere attraversata in lungo ed in largo: in metropolitana, autobus, taxi, oppure a piedi se si vogliono vivere le emozioni di scoprire luoghi ed angoli suggestivi.

La Parigi romantica, culturale offre momenti pressoché unici. Vie e piazze si animano davanti agli occhi dei passanti o di chi si concede una pausa in una brasserie o in un caffè all’aperto; dove si respira ancora l’atmosfera dei grandi artisti.

Spettacoli di ogni genere si alternano: mimi, giocolieri, mangiafuoco, cantanti e danzatori intrattengono passanti stupiti che guardano queste esibizioni con molta simpatia; godendosi ogni singolo attimo.

La vita, già vivace durante il giorno, si anima ancor di più con lo spuntare della luna. La notte a Parigi vuol dire spettacoli e musica. Alcuni locali sono ormai dei miti: il “Moulin Rouge”, “Le Lido”, il “Crazy Horse”.

Se si visita Parigi per la prima volta bisogna dividere il tempo a propria disposizione e scegliere fra le tante tappe classiche a disposizione. Un’unica avvertenza: bastano pochi giorni per innamorarsi dell’atmosfera, per essere catturati dal fascino ammaliatore di Parigi.

Montmartre: conosciuta come punto d’incontro di artisti ed intellettuali, con la Place du Tertre animata dai pittori che aspettano i turisti per far sfoggio di opere e bravura. La Basilica del Sacre-Coeur che domina dalla cima del colle tutta la zona di Montmartre.

Nôtre-Dame, capolavoro di architettura gotica in Francia; è frutto di due secoli di lavoro (1163-1345). Le più antiche sculture della cattedrale sono, da sinistra a destra: la storia della Vergine e del bambino; il Giudizio Universale e la Vita della Vergine e di Sant’Anna. L’arte gotica della vetrate si esprime magnificamente nei rosoni del transetto.

Tra i musei e le Pinacoteche, oltre al famosissimo Louvre, Musée Picasso (ospita opere dell’artista), Orangeries des Tuileries (ospita opere di Renoir, Picasso, Matisse), Musée d’Orsay (ospita le più belle opere dell’Impressionismo).

Il Beaubourg è invece una mostra permanente di arte contemporanea e diverse sale sono adibite a mostre temporanee o itineranti. Al suo interno c’è un’interessante libreria di arti quali: cinematografia, letteratura e grafica. La terrazza, all’ultimo piano, propone una visione suggestiva e panoramica di tutta Parigi.

Nel parco de La Villette c’è la cittadella delle scienze e dell’industria, dove si trova la Géode; una grande sala per spettacoli a forma di sfera, del diametro di 36 metri e con 370 posti, provvista di uno schermo emisferico e con le tecnologie più avanzate nel campo dell’immagine e del suono: laser, proiezione di ologrammi, proiezioni a 180°. Nelle immagini dello schermo gli spettatori sono trasportati sul fondo dell’oceano oppure nello spazio; con grandi emozioni.

Le marchè aux puces, ovvero il mercato delle pulci, offre oggetti (anche di valore) e curiosità di antico splendore. E per finire non può mancare un giro sulla Senna in uno dei Bateaux-mouches dopo aver visto Parigi dall’alto della Tour Eiffel.


Una capit
ale “accentratrice” di sapori
Parigi è notoriamente una delle capitali mondiali della gastronomia. Nei suoi ristoranti e bistrò si può gustare la migliore arte culinaria francese: non solo la haute cuisine di cui Parigi è la patria, ma anche alcune delle più raffinate cucine regionali della Francia. Infatti per lungo tempo la capitale francese è stata polo di attrazione per le campagne circostanti, che con la loro influenza hanno plasmato la cucina parigina più dei grandi chef.
Parigi si approvvigiona di ingredienti freschi dall’Ile de France, regione ricca di foreste, frutteti, pascoli e orti che circonda la capitale francese e da secoli funge da sua “dispensa”.

Gli orti di questo fertile bacino forniscono a Parigi la migliore frutta e verdura della Francia: carote da Crécy, asparagi da Argenteuil, piselli da Clamart, fragole dalla valle della Bièvres, champignons dalle grotte lungo la Senna. Dalla Senna, ma anche dalla Marna, provengono i pesci d’acqua dolce. I boschi forniscono inoltre una grande quantità di selvaggina, tra cui cinghiali, che ancora grugniscono nella foresta di Fontainebleau, a soli 55 km da Parigi.

L’Ile de France è anche la latteria della città: verso nord, Chantilly produce panna; verso est si trova Brie, patria dell’omonimo celeberrimo formaggio morbido dal lieve aroma di noce, fatto con latte non pastorizzato e foggiato in larghe ruote piatte. Dalla regione provengono anche il Coulommiers, più piccolo, ed i cremosi Boursin e Fontainebleau.
Oggi molti chef parigini sono particolarmente attratti dalle cucine regionali. Le più popolari a Parigi sono quelle di Lione, la borgognona e quella del sud-ovest. Anche la cucina provenzale, che fa largo uso di olio d’oliva ed aglio, sta guadagnando in popolarità.
La cucina lionese è caratterizzata da molte insalate e da piatti robusti a base di carne, come le andouillettes, salsicce fatte con interiora di maiale, grigliate o fritte e servite con cipolle. Ricchi piatti tipicamente borgognoni e del sud-ovest sono il celebre fois gras (paté di fegato d’oca messa all’ingrasso), il jambon o l’homard persillé (terrina di prosciutto o aragosta cotta in un brodo con aromi, prezzemolo e scalogno) e il cassoulet, un rustico piatto di maiale e fagioli.
Altri piatti frequentemente presenti nei menù parigini sono le coquilles Saint-Jacques (capesante cotte nel vino bianco, con funghi affettati, succo di limone e burro, servite su metà conchiglia con una guarnizione di puré) e le moules marinières (cozze cotte al vapore con aglio e vino).
Una specialità autenticamente parigina è la Soupe à l’òignon (zuppa di cipolle), un tempo piatto forte di mattinieri e nottambuli che si davano convegno nelle bettole di Les Halles.

Parigi è il luogo ideale per gustare una vasta gamma di vini francesi. Dalle regioni del Bordeaux e della Borgogna provengono alcuni tra i migliori (e più costosi) vini rossi e pregiati bianchi. Dalla Loira giungono ottimi rossi (specie quelli della zona di Chinon, di solito leggeri e molto secchi), bianchi secchi e leggeri (l’Anojou Blanc, il Savignon de Touraine e il Pouilly-Fumé, dal profumo speciale) e un vino ideale per il pesce, il Muscadet della costa atlantica. Il sud del Rhone offre rossi scuri e corposi (come lo Chateauneuf-du-Pape), mentre il nord del Rhone propone rossi profumati. L’Alsazia produce ottimi vini bianchi, tra cui il famoso Gewurztraminer. Indicati come vini da dessert sono i Bordeaux bianchi dolci (i più famosi sono il Barsac e il Sauternes).
Un vino molto amato dai parigini e il Beaujolais Noveau, un rosso fruttato proveniente dalla Borgogna del sud che il 15 novembre viene festeggiato in tutti i ristoranti e caffè francesi. E’ un vino novello, abbastanza leggero da potersi bere freddo.
E poi naturalmente c’è lo champagne, con le sue tante qualità, dai non millesimati ai deluxe.

Soupe à l’oignon - Zuppa di cipolle
Ingredienti per 6 persone:
250 g di cipolle dolci - 70 g di burro - 1 cucchiaio di farina - sale - pepe nero macinato di fresco - 6 fettine sottili di pane - 100 g di emmenthal grattuggiato.
Procedimento:
Sbucciate le cipolle e tritatele. In una casseruola, preferibilmente di rame, sciogliete 50 g di burro e fatevi dorare le cipolle. Spolverizzate con la farina e versatevi 1,5 l d’acqua. Mescolate e aggiungete sale e pepe. Coprite il tegame e lasciate sobbollire per 30 minuti.
Preriscaldate il forno alla massima temperatura. Tostate il pane in una padella antiaderente o direttamente nel forno, senza usare grassi. Versate la zuppa in pirofile singole. Disponete su ognuna una fetta di pane spolverizzata con il formaggio grattugiato. Cospargete la superficie con fiocchetti di burro e cuocete in forno a media altezza per circa 7 minuti. Servite caldo.
Variante: prima di servire, aromatizzate ogni porzione con 1 o 2 cucchiaini di porto o di cognac.

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Sacré-Coeur © Paris Tourist Office - Photographe: David Lefranc
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Arc de Triomphe © Paris Tourist Office - Photographe: © Sarah Sergent
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La Seine, La Conciergerie © Paris Tourist Office - Photographe: © Sarah Sergent
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Hôtel de Ville © Paris Tourist Office - Photographe: © Sarah Sergent
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Musée du Louvre © Paris Tourist Office - Photographe: Daniel Thierry
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La Seine devant le Musée d'Orsay © Paris Tourist Office - Photographe: © Sarah Sergent
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Terrasse de brasserie © Paris Tourist Office - Photographe: Daniel Thierry
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Marché aux Puces de Saint-Ouen © Paris Tourist Office - Photographe : Amélie Dupont
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