Vini della Calabria

Terra di mare e monti

Giacomo Casanova fu tra i viaggiatori illustri che visitarono la Calabria negli anni più bui di questa terra, di cui egli non tracciò un quadro molto lusinghiero: “L’arcivescovo di Cosenza, uomo intelligente e ricco, volle ospitarmi in casa sua. A tavola, feci con slancio le lodi del vescovo di Martorano, ma criticai spietatamente la sua diocesi e poi tutta la Calabria, con tanto mordente che l’arcivescovo fu costretto a riderne con tutti i suoi ospiti…”. Ma una giovane dama difese tenacemente la sua terra con argomenti validi legati ai paesaggi incantevoli che la Calabria offriva: “trovò cattiva la satira che avevo fatta del suo paese e mi dichiarò guerra”. Casanova, messo in difficoltà, se la cavò in qualche modo “la calmai dicendole che la Calabria sarebbe stato un paese adorabile se solo un quarto dei suoi abitanti fosse assomigliato alla Calabria”.

Gli antichi Greci che colonizzarono la regione la ribattezzarono “Enotria” (terra del vino) proprio per l’alto grado di vocazione per la viticoltura. Fu questo popolo ad introdurre l’arte di coltivare la vigna e di vinificare tanto che si pensa che alcuni vitigni tuttora utilizzati, come il Gaglioppo, il Greco Bianco e il Mantonico abbiano origini elleniche.
Proprio il Gaglioppo è la varietà predominante e, insieme al Magliocco, la Marsigliana, il Nerello Mascalese, la Prunesta, il Sangiovese e l’Alicante costituiscono quella ricca famiglia di vitigni locali e tradizionali a bacca nera che caratterizza la viticoltura regionale. I vini rossi sono, in effetti, molto più numerosi dei bianchi, i quali sono ottenuti dalle varietà Greco bianco, Mantonico, Pecorello e Guardavalle. Poche le “commistioni” estere con Chardonnay e Sauvignon.
I terreni sono calcarei e argillosi, il clima è temperato caldo, più temperato nell’entroterra e nelle zone collinari. Le forme di allevamento utilizzate sono l’alberello basso, il cordone speronato, la controspalliera, il tendone e il casarsa.
Tutti i metodi e le varietà tradizionali stanno comunque attraversando un periodo di selezione e sperimentazione, mirato alla loro piena valorizzazione.
Per quanto riguarda le denominazioni d’origine, troviamo 13 IGT (“Arghillà”, “Calabria”, “Candoleo”, “Costa Viola”, “Esaro”, “Lipuda”, “Locride”, “Palizzi”, “Pellaro”, “Scilla”, “Val di Neto”, “Valdamato”, “Valle dei Crati”) e 12 D.O.C.. Queste ultime incidono solo per un 5% sul totale della produzione, in linea con quanto avviene nelle altre regioni meridionali. La produzione totale annua non è alta, anche nei confronti di quella della vicina Sicilia, Puglia e Campania ed è equivalente a circa 718.000 ettolitri per una superficie di 24.000 ettari. L'unico vino che al momento riesce a varcare i confini regionali è il Cirò, del quale esistono eccellenti tipologie di rosso (quelle di Librandi e della Fattoria San Francesco), buone versioni di rosato e per ora solo discrete produzioni di bianco. Ma vini quali il Greco di Bianco, il Donnici ed il Savuto, rispettivamente nelle versioni bianco dolce, rosato e rosso, presentano un grosso potenziale di successo nel mondo intero che andrebbe incentivato.

Percorrendo la regione da nord a sud, incontriamo dapprima la provincia di Cosenza con le D.O.C. Verbicaro, Pollino, San Vito di Luzzi, Donnici e, insieme alla provincia di Catanzaro, la D.O.C. Savuto.

Verbicaro D.O.C.
Questo vino è prodotto nel comprensorio di Verbicaro e in alcuni altri comuni della provincia di Cosenza nelle versioni “Bianco”, “Rosso” e “Rosato”. Il Bianco è ottenuto dalle uve delle varietà Greco bianco, Malvasia bianca, Guarnaccia Bianca. Ha colore giallo paglierino, odore caratteristico, sapore secco, talvolta aromatico e una gradazione minima di 10,5°. Si sposa ad antipasti e primi di pesce, verdure, formaggi poco stagionati.
Il Rosso, da uve prevalentemente di Gaglioppo e Greco Nero, ha colore rubino più o meno carico, odore vinoso, delicato e caratteristico e sapore vellutato e talvolta leggermente aromatico. La gradazione minima è di 12° e si tratta di un vino da pasto.
Il Rosato è prodotto con le stesse uve del precedente, ha colore rosso più o meno intenso, odore delicato, sapore fresco e una gradazione minima di 10,5°.
Si accompagna ottimamente a formaggi mediamente stagionati, salumi e carni bianche.

Pollino D.O.C.
Il “Pollino” è prodotto in alcuni comuni della provincia di Cosenza con le uve dei vitigni Gaglioppo, Greco Nero, Malvasia Bianca, Montonico bianco e Guarnaccia bianca. Ha colore rosso rubino o cerasuolo, profumo caratteristico e sapore pieno e asciutto. La gradazione minima è di 12°, 12,5° per la qualifica Superiore.
E’ ideale con la ricotta calabrese, soppressata, salsiccia di Calabria e capretto arrosto.

San Vito di Luzzi D.O.C.
Prodotto nella frazione di San Vito nel comune di Luzzi, in provincia di Cosenza nelle tipologie “Bianco”, “Rosso” e “Rosato”. Il Bianco si ottiene dalle uve di Malvasia Bianca e Greco Bianco, ha colore paglierino, odore vinoso, sapore secco e una gradazione di 10,5°. Si sposa ad antipasti e primi piatti di pesce, tonno e spada. Il Rosso è ottenuto con le uve di Gaglioppo e Malvasia, ha colore rosso rubino, odore gradevole, sapore secco e vellutato e una gradazione minima di 11,5°. E’ ideale con i salumi e i formaggi stagionati calabri, capretto farcito, ricette a base di peperoni e melanzane. Il Rosato deriva dalle stesse uve del rosso, presenta un colore rosa più o meno intenso, un odore delicato, un sapore sapido e fresco, con una gradazione di 11°. Si sposa ai salumi e formaggi calabri e alle carni bianche.

Donnici D.O.C.
Questo vino si produce in provincia di Cosenza, compreso il capoluogo, nelle tipologie “Bianco”, “Rosso” e “Rosato”. Il Bianco si ottiene dalle uve dei vitigni Mantonico (almeno il 50%), Greco Bianco e/o Malvasia bianca e/o Pecorello bianco. Ha colore bianco con riflessi gialli, un odore fresco e un sapore secco e pieno, talvolta fruttato. Con la sua gradazione di 11° si sposa ad antipasti e primi di pesce, formaggi freschi o poco stagionati.
Il Rosso deriva prevalentemente da uve di vitigni a frutto rosso (Gaglioppo, Greco Nero), ma anche con quelle di alcuni vitigni a frutto bianco. Ha colore che va dal rosso rubino al rosso cerasuolo più o meno intenso, odore gradevolmente vinoso e sapore asciutto ed armonico. La gradazione minima è di 12° ed è un vino da pasto, prodotto anche nelle varietà Riserva e Novello.

Savuto D.O.C.
In diversi comuni delle province di Cosenza e di Catanzaro si producono questi vini nei tipi rosso e rosato.
Ottenuto con le uve di Gaglioppo, Greco Nero, Nerello Cappuccio, Magliocco Canino, Sangiovese, Malvasia bianca e Pecorino, ha un colore rosso rubino o rosato, profumo caratteristico e sapore pieno e asciutto. La gradazione minima è di 12° e si tratta di un vino da pasto, ottimo con i salumi e i formaggi locali.

Passando alla provincia di Catanzaro, oltre alla D.O.C. Savuto, troviamo le D.O.C. Cirò, Melissa e S. Anna di Isola Capo Rizzuto sul versante ionico, e Scavigna e Lamezia sul versante tirrenico. La D.O.C. Bivongi è condivisa con la provincia di Reggio Calabria.

Cirò D.O.C.
I vini Cirò Doc (“Rosso”, “Rosato” e “Bianco”) sono prodotti nell’intero territorio dei comuni di Cirò e Cirò Marina, e in parte nei comuni di Melissa e Crucoli, sempre in provincia di Catanzaro.
I rossi ed i rosati devono essere prodotti esclusivamente con uve provenienti dal vitigno Gaglioppo, con eventuale piccola aggiunta di Trebbiano Toscano e Greco Bianco.
IL Cirò Rosso è particolarmente indicato per accompagnare primi piatti conditi con ragù o sughi ricchi, carni rosse e cacciagione, ma anche formaggi grassi. Ha un colore rosso rubino, un profumo delicato ed un sapore corposo, caldo e che si esalta con l’invecchiamento. Ha una gradazione di 12,5° ed è presente anche nei tipi Classico (anche nel rosato, 13,5°), Superiore e Riserva.
Il Rosato invece si sposa con carni magre e formaggi leggeri mentre il Bianco (uve Greco bianco ed eventualmente Trebbiano, colore giallo paglierino, odore vinoso, sapore secco, 11°) è particolarmente indicato per risi e risotti a base di pesce o allo zafferano; si abbina anche ai crostacei e ai formaggi leggeri.

Melissa D.O.C.
Questi due vini, bianco e rosso, si producono nel comune di Melissa e in altri comuni della provincia di Catanzaro. Il Bianco si ottiene dalle uve di Greco bianco, Trebbiano toscano e Malvasia bianca; ha colore giallo paglierino, odore vinoso, sapore delicato e armonico e una gradazione minima di 11,5°. Ottimo con antipasti di pesce e di verdure e pesce alla griglia.
Il Rosso deriva da uve di Gaglioppo, Greco nero, Trebbiano toscano e Malvasia bianca; ha un colore dal rosato carico al rosso rubino, odore caratteristico e sapore sapido e di corpo. La gradazione minima è di 12,5°, 13° per il Riserva e si accompagna a formaggi stagionati, ‘nduja, capocollo di Calabria.

Sant’Anna di Isola di Capo Rizzuto D.O.C.
Sono due vini, rosso e rosato, ottenuti dalle uve di Gaglioppo, Nocera, Nerello Mascalese, Nerello Cappuccio, Malvasia nera, Malvasia bianca e Greco bianco prodotti in tutto il territorio del comune di Isola di Capo Rizzuto e in parte di quello dei comuni di Crotone e Cutro. Presentano un colore rosso rosato più o meno intenso, odore vinoso, sapore asciutto e rotondo e una gradazione minima di 12°. Si accompagnano a capocollo, soppressata e salsiccia di Calabria, pecorino crotonese, pasta e fave, carni bianche.

Scavigna D.O.C.
Questo vino si produce nella zona comprendente parte dei comuni di Nocera Terinese e di Falerna in provincia di Catanzaro. Il vino si produce nei tipi “Bianco”, “Rosso” e “Rosato”. Il Bianco deriva dalle uve di Trebbiano toscano, Chardonnay, Greco Bianco, Malvasia Bianca e altri vitigni a bacca bianca. Ha colore bianco con riflessi gialli, odore fresco e sapore pieno, delicatamente fruttato. Con la sua gradazione di 10,5° è adatto con piatti a base di pesce e verdure. Il Rosso è ottenuto dalle uve dei vitigni Gaglioppo e Nerello Cappuccio con l’eventuale aggiunta di altri vitigni a bacca nera. Ha colore rosso rubino, odore intenso, sapore robusto e armonico e una gradazione minima di 11,5°. Si sposa coi salumi e i formaggi stagionati locali. Il Rosato si ottiene con le stesse uve del Rosso, ha colore rosa più o meno intenso, odore delicato e sapore fresco ed elegante. Con una gradazione di 11° accompagna salumi, formaggi, minestre e carni bianche.

Lamezia D.O.C.
Questi vini sono prodotti nel territorio di Lamezia Terme e in altri otto comuni della Provincia di Catanzaro. Si produce nei tipi Bianco, Rosso, Rosato e Greco. Il Bianco proviene da uve di Greco di Bianco, Trebbiano Toscano e Malvasia, ha colore paglierino, odore vinoso, sapore pieno e vellutato. Con una gradazione minima di 11°, si sposa a piatti di pesce e verdure. Gli stessi piatti sono ottimamente accompagnati dal Greco (11°), un bianco ottenuto da almeno l’85% delle uve del vitigno omonimo, dal colore paglierino, l’odore fresco e il sapore asciutto e armonico. Il Rosso è prodotto con le uve di Nerello Mescalese, Nerello Cappuccio, Gaglioppo, Magliocco, Greco Nero e Marsigliana nera ed ha colore cerasuolo più o meno intenso tendente al rubino con l’invecchiamento, odore gradevole talvolta fruttato e sapore asciutto e armonico. La gradazione minima è di 12° ed è un vino da pasto, presente anche con la qualifica Riserva e Novello. Si sposa ai formaggi e salumi locali e alla pasta e fave, così come il Rosato, dal colore rosa più o meno intenso, un odore delicato, un sapore fresco ed elegante e una gradazione minima di 11,5°.

Bivongi D.O.C.
Questo vino si produce nel territorio amministrativo di nove comuni in provincia di Reggio Calabria e in quello di Guardavalle in provincia di Catanzar, nelle tipologie “Bianco”, “Rosso” e “Rosato”.
Il Bianco deriva dalle uve di Greco Bianco, Guardavalle e Montonico da sole oppure insieme con quelle di Malvasia Bianca e/o Ansonica e a quelle di altri vitigni a frutto bianco. Ha colore paglierino, odore vinoso, sapore secco e fruttato e una gradazione minima di 10,5°. Si sposa ad antipasti di pesce, primi piatti alla marinara, minestre delicate e formaggi poco stagionati. Il Rosso, derivato da uve di Gaglioppo e Greco Nero congiuntamente a quelle di altri vitigni a frutto nero, ha colore rosso tendente al granato, odore vinoso e delicato, sapore secco e armonico. Prodotto anche nel tipo Novello e con la menzione Riserva si abbina ai formaggi e salumi locali e a primi piatti saporiti, così come il Rosato (11,5°) è prodotto con le stesse uve del precedente, di colore rosato, odore vinoso, sapore secco e gradevole

Infine a Reggio Calabria, oltre alla D.O.C. Bivongi, troviamo la D.O.C. Greco di Bianco.

Greco di Bianco D.O.C.
Il “Greco di Bianco” è prodotto in alcuni comuni della provincia di Reggio Calabria con le uve del vitigno omonimo. Ha colore giallo tendente al dorato con eventuali riflessi ambrati, odore etereo, sapore morbido e caldo con caratteristico retrogusto. La gradazione minima è di 17°, l’invecchiamento obbligatorio è di un anno ed è un vino da dessert e da meditazione.

 

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