Milano "Sant'Ambrogio"

Sant'Ambrogio e dintorni

Piazza Sant'Ambrogio e l'omonima basilica - uno dei monumenti più celebri di Milano- rappresentano il cuore di una zona ricca di importanti e curiosi edifici storici. Uscendo dalla metropolitana (M Sant'Ambrogio) avvistiamo subito, all'angolo fra le Vie San Vittore e Carducci, uno strano palazzo "medioevale": si tratta del neogotico Castello Cova (Gino Coppedè, 1910).
Procedendo verso destra passiamo sotto l'arco di un edificio veramente medioevale: la Pusterla di Sant'Ambrogio, una bella porta del 1171 serrata fra due robuste torri (la destra è originale, l'altra è una ricostruzione moderna) e con al centro un tabernacolo con le statue trecentesche dei santi patroni di Milano: Ambrogio, Protasio e Gervasio. L'interno ospita il Museo della Criminologia e delle Armi Antiche, un'interessante raccolta di armi, armature e strumenti di tortura medioevali.

Oltre la Pusterla si trova la Basilica di Sant'Ambrogio, che fu prototipo dello stile romanico lombardo. Sorse nel 386 per volontà di Sant'Ambrogio ma l'aspetto romanico le fu conferito nel IX secolo (abside), fra il XII e il XIII (il resto della struttura) e da un restauro complessivo fra '800 e '900. La facciata -a capanna con cinque arcate digradanti e sui lati due campanili quadrangolari- è preceduta da un atrio porticato.
Nel maestoso interno a tre navate, ammirate almeno il mosaico dell'abside risalente all'VIII secolo; il pulpito del XII secolo al quinto pilastro sinistro della navata centrale; il prezioso ciborio del X secolo ed il sottostante splendido paliotto o altare d'oro, capolavoro di oreficeria del Volvinio (835); e la cripta sotto l'altare, dove è sepolto Sant'Ambrogio.
Nel Cortile della Canonica del Bramante (1495), cui si accede dalla navata sinistra della chiesa, si trovano il Museo di Sant'Ambrogio e la chiesina di San Sigismondo (1096), una delle poche chiese superstiti fra le tante che circondavano la basilica.

Sulla sinistra di Sant'Ambrogio, nell'adiacente Largo Gemelli, si trova l'ex Monastero della Basilica, iniziato nel 1497 su disegno del Bramante. Oggi è sede dell'Università Cattolica del Sacro Cuore (istituita nel 1921) ed è gravato da un prospetto moderno (Giovanni Muzio 1931). Ma all'interno potete ammirare i due stupendi, ariosi chiostri progettati dal Bramante: non mancate di entrare a vederli! Sul Largo Gemelli si affaccia anche il Tempio della Vittoria (G.Muzio, 1930), monumento ai caduti milanesi della Grande Guerra ornato da una grande statua in bronzo di Sant'Ambrogio, opera di Adolfo Wildt.

In queste piazze nelle domeniche di novembre si svolgeva la pittoresca fiera degli Oh bei! Oh bei! (dal grido con cui i venditori milanesi decantavano le loro merci) che culmina il 7 dicembre, festa patronale di Sant'Ambrogio. Oggi spostata nella zona di piaza Castello.

Da P.za Sant'Ambrogio imbocchiamo quindi Via Sant'Agnese, con il graziosissimo Giardino Calderini, una piccola oasi verde costruita intorno a resti di un bel cortile porticato del '500.
Al termine della via incrociamo Corso Magenta, una fra le più singolari strade di Milano, scampata agli sfaceli della guerra e delle ricostruzioni. Infatti vi si affacciano ancora vecchie casette con stretti portoncini e anguste bottegucce, alternate ad alcuni importanti monumenti. Uno si trova proprio di fronte a noi: è Palazzo Litta (n.24), il più monumentale e vario dei palazzi barocchi di Milano. La mole centrale è del Richini (1648) ma è mascherata all'esterno dalla facciata rococò eretta da Bartolomeo Bolla nel '700. All'interno ha bei cortili, il primo del Richini. Alla nostra destra si trova invece la piccola chiesa cinquecentesca di San Maurizio al Monastero Maggiore, un gioiello del Rinascimento lombardo. All'interno presenta un'originale struttura ravvivata da affreschi del Luini e del Boltraffio, che ricoprono per intero le pareti della porzione posteriore (visite: ore 15,30-18; chiusa sa e do).

Sulla destra della chiesa sorge il Monastero (n.15, sede del Museo Archeologico): notate il fantasioso portale con i riccioli arrovesciati verso l'esterno ed il cartiglio (1683, G.Muttone).
Prendendo Via Luini, giriamo dietro la chiesa per vedere, nel disordinato cortile, l'antichissima Torre di Ansperto: fece parte delle mura romane e nel IX secolo fu restaurata e collegata a San Maurizio come torre campanaria dall'arcivescovo Ansperto. In seguito la chiesa fu dotata di un nuovo e più grandioso campanile, la Torre Quadrata (X secolo).
Da Via Luini imbocchiamo Via Ansperto e scendiamo verso Via dei Gorani, al termine della quale ci attende una visione emozionante: una torre antica (unica superstite di un palazzo rinascimentale) con eleganti bifore e trifore ed una loggetta che serviva da belvedere e prendi-fresco. Risaliamo quindi per Via Santa Maria alla Porta, dove si trova l'omonima chiesa barocca (1625), una delle migliori opere del Richini.
Al termine della via, spuntiamo su un incrocio, che immette in Via Meravigli: al n.18 c'è la Libreria milanese, dove potete trovare praticamente ogni libro che parli di Milano, nonché vocabolari milanese-italiano, raccolte di proverbi, poesie e filastrocche in dialetto.

 

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