Se la strada potesse parlare





presenta: SE LA STRADA POTESSE PARLARE

Tratto dall'omonimo romanzo di JAMES BALDWIN

un film di BARRY JENKINS

con KIKI LAYNE - STEPHAN JAMES - REGINA KING

MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA (REGINA KING)

Uscito in gennaio 2019 - Durata: 119 minuti

LA STORIA
Anni’70, quartiere di Harlem, Manhattan. Uniti da sempre, la diciannovenne Tish e il fidanzato Alonzo, detto Fonny, sognano un futuro insieme.
Quando Fonny viene arrestato per un crimine che non ha commesso, Tish, che ha da poco scoperto di essere incinta, fa di tutto per scagionarlo, con il sostegno incondizionato di parenti e genitori.
Senza più un compagno al suo fianco, Tish deve affrontare l’inaspettata prospettiva della maternità. Mentre le settimane diventano mesi, la ragazza non perde la speranza, supportata dalla propria forza interiore e dall’affetto della famiglia, disposta a tutto per il bene della figlia e del futuro genero.



SE LA STRADA POTESSE PARLARE

Beale Street è una strada di New Orleans, dove sono nati mio padre, Louis Armstrong e il jazz. Ogni afroamericano nato negli Stati Uniti è nato in Beale Street, è nato nel quartiere nero di qualche città americana, sia esso a Jackson, in Mississippi, o Harlem, a New York. Beale Street è la nostra eredità. Questo romanzo parla dell'impossibilità e della possibilità, della necessità assoluta, per dare espressione a questo lascito.
Beale Street è una strada rumorosa. Lascio al lettore il compito di discernere un significato nelle percussioni dei tamburi.

James Baldwin

Il primo film dello sceneggiatore/regista premio Oscar Barry Jenkins dopo Moonlight, premiato con l'Academy Award per il Miglior film, è Se la strada potesse parlare, dal suo stesso adattamento per il grande schermo dell'omonimo romanzo di James Baldwin — prima trasposizione cinematografica
in lingua inglese dell'opera dell'autore, al quale il film è dedicato.

Ambientato ad Harlem nei primi anni '70, Se la strada potesse parlare è una toccante storia d'amore senza tempo, sia dell'indissolubile legame di una coppia, sia dell'abbraccio liberatorio di una famiglia afroamericana, raccontata attraverso gli occhi della diciannovenne Tish Rivers (l'attrice esordiente
sul grande schermo KiKi Layne). Figlia e futura moglie, Tish ripercorre in dettaglio la passione, il rispetto e la fiducia che l'hanno legata al suo fidanzato artista Alonzo Hunt, noto con il soprannome Fonny (Stephan James). Legata da profonda amicizia fin dall'infanzia, la coppia sogna un futuro
insieme, ma i loro progetti deragliano quando Fonny viene arrestato per un reato che non ha commesso.

Tish sa che Fonny è innocente ed è consapevole del fatto che il suo buon amico Daniel Carty (l'attore, candidato ai premi Tony ed Emmy, Brian Tyree Henry) è solo di recente stato rilasciato a seguito di una ingiusta detenzione in carcere. Mentre la madre di Fonny (Aunjanue Ellis) si aggrappa alla
devozione religiosa e suo padre (Michael Beach) lotta contro il sentimento di impotenza, il pragmatico padre di Tish, Joseph (Colman Domingo), e la sua grintosa sorella maggiore Ernestine (Teyonah Parris) non fanno mai mancare alla coppia il loro risoluto sostegno.

Ancora più ansiosa di scagionare il nome di Fonny è Sharon (l'attrice premio Emmy Regina King), la madre di Tish, profondamente misericordiosa e pronta a mettersi in gioco per la felicità di sua figlia, del suo futuro genero e del nascituro figlio della coppia, la cui venuta al mondo sarà foriera di nuove gioie e nuove sfide. Di fronte all'imprevista prospettiva di diventare genitore e mantenere un posto di lavoro senza il partner al suo fianco, Tish è costretta a modificare la prospettiva sulla realtà della sua esistenza. 
Si reca regolarmente a trovare Fonny in prigione, cercando di tenerlo su di morale anche quando la vita in carcere esige il suo tributo. Via via che le settimane diventano mesi, Tish riafferma le sue speranze e la sua resilienza, facendo leva sulla sua forza interiore e su quella che le trasmette la sua
famiglia. 

Attraverso l'intimità e la potenza tipiche della narrazione cinematografica, Se la strada potesse parlare rende omaggio alle parole e all'immaginario dell'autore del romanzo, tracciando la rotta delle correnti emotive in cui si orientano i personaggi in un mondo inclemente e pieno di pregiudizi
razziali mentre il regista attraversa poeticamente le finestre temporali per mostrare come l'amore e l'umanità resistono alle prove della vita

 

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